L’INPRESSIONE — n. 88 del 27.8.2022
BITUMENTAZIONI
Conservo ancora, in soffitta, una lettera firmata di suo pugno dall’allora sindaco Rolando Stefanetti, con cui mi significava che lo smantellamento dei marciapiedi, all’epoca già in atto, veniva operato in prospettiva della pavimentazione del Centro di Foligno con contestuale pedonalizzazione, per cui i marciapiedi non avrebbero più avuto senso. Come sia andata a finire lo sappiamo bene. Le pavimentazioni sono state fatte, la pedonalizzazione no, anzi, ci sono arterie cittadine dove il traffico veicolare è particolarmente intenso, tale da mettere a dura prova la pavimentazione, con deterioramento e cedimenti frequenti e diffusi. Cosa fa il Comune di Foligno per rimediare? Rimuove le pietre danneggiate e le sostituisce con altre nuove? Magari. Si procede come se niente fosse, stendendo un manto di asfalto dove ci sono i cedimenti. Quello raffigurato mostra un recente intervento in Via Garibaldi, a fronte della situazione ante intervento. Viene poi mostrato un precedente intervento effettuato in Via Umberto I°. La finalità estetica della pavimentazione viene così stravolta e si procede come per qualunque altra strada cittadina, a forza di toppe. C’è da scommettere che, prima o poi, qualche genio proporrà la soluzione: tornare in toto al manto d’asfalto, così come sono rimaste numerose vie principali dentro le Mura. Dopo le pavimentazioni, le bitumentazioni.
Sergio Fortini
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