L’INPRESSIONE — n. 99 del 9.9.2022
CHIUSURA LENTA
Avrei voluto girare pagina sull’argomento ma i fatti me lo impediscono. Dopo Scanzano, la chiusura stradale per lavori ferroviari interessa anche Capannaccio. Stesso copione: oltre ai pedoni senza alternativa, la segnaletica carente o di fantasia. Lungo Via Flaminia Sud non esiste alcun segnale di preavviso della chiusura del passaggio a livello, salvo un cavalletto posto sulla banchina una decina di metri prima. Peggio ancora in Via Sportella Marini (seppure con divieto di circolazione ai non residenti ampiamente ignorato), dove il primo segnale che si incontra, dietro la curva, a pochi metri dal passaggio a livello transennato, è un limite di velocità di 20 km/h con sovrapposta lanterna. Evidentemente gli è avanzato solo quello o chi lo ha collocato non si è posto il problema che, se la strada è chiusa, un limite di velocità non ha senso. La chiusura lenta non esiste. Da tutto questo emerge che RFI, così rigorosa nel suo ambito di competenza, non pare interessata a controllare e a garantire che le sue ditte appaltatrici, al di fuori della ferrovia, si comportino su strada nel rispetto di quelle regole basilari che sono normalmente osservate anche dalle ditte più scalcinate. Forse perché, storicamente, alle Ferrovie pare tutto concesso. E Il Comune di Foligno, che pure emette le ordinanze, è sempre disposto ad inchinarsi.
Sergio Fortini
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