FLASH — n. 29 del 25.3.2024
DIVIETO CICLABILE
Per effetto collaterale di una non so quanto recente asfaltatura, in Via Pietro Gori sono state ravvivate le strisce bianca e gialla (i colori del Vaticano) che delimitano la peggior porcheria di “pista ciclabile” che gli scienziati comunali abbiano mai potuto concepire, quella che, in modo unidirezionale, va dall’incrocio con Via Col di Lana fino a, praticamente, Porta Romana. Una striscia di asfalto di esigua larghezza, in alcuni punti ulteriormente ristretta dai pali dell’illuminazione pubblica (la presenza di un chiusino di scolo dà un’idea di quanto sia lo spazio entro cui si deve mantenere chi pedala) e, in prossimità di Porta Romana, regolarmente occupata da autoveicoli in sosta per causa di bar o di farmacia. Ma non finisce qui, in presenza delle traverse, sono presenti sula “pista ciclabile” stessa segnali di divieto di accesso che dovrebbero valere per tutti i restanti veicoli ma che, in assenza di una specifica indicazione, si applicano teoricamente anche ai velocipedi. Da Foligno, la città del “ci siamo capiti” oltre che capitale della bicicletta, per ora è tutto, a voi studio.
Sergio Fortini
Questo articolo è stato visualizzato 133 volte