L’INPRESSIONE — n. 15 del 8.2.2024
FARSA PEDONALE
Confesso, solo questa sera mi sono accorto della segnaletica collocata all’inizio del tratto finale di Via Garibaldi tra Piazzetta del Suffragio ed il Trivio. Per maggior evidenza, uso un’immagine tratta da Google Maps del 2017, ma nella sostanza nulla è cambiato da allora. Qui sono presenti contemporaneamente due segnali distinti: a destra, fissato al muro, un segnale rettangolare di “area pedonale” con all’interno un segnale circolare che raffigura un pedone su sfondo azzurro; al centro della via, o spostato variamente all’occorrenza, su un palo collocato in una fioriera, un segnale rettangolare di “area pedonale urbana” con all’interno un segnale circolare dove è raffigurato un pedone più in grande e un velocipede più in piccolo su sfondo azzurro. Come interpretare questo binomio di segnali? Mi sono andato a guardare il codice della strada. L’articolo 3 al sub 2) definisce “area pedonale” una “zona interdetta alla circolazione dei veicoli, salvo quelli in servizio di emergenza, i velocipedi e i veicoli al servizio di persone con limitate o impedite capacita’ motorie, nonché eventuali deroghe per i veicoli ad emissioni zero aventi ingombro e velocità tali da poter essere assimilati ai velocipedi. In particolari situazioni i comuni possono introdurre, attraverso apposita segnalazione, ulteriori restrizioni alla circolazione su aree pedonali”. Non vi risulta, invece, alcuna definizione di “area pedonale urbana”. Qual è dunque la differenza? A giudicare dal segnale, sembrerebbe che in “area pedonale urbana” possano circolare anche i velocipedi, ma questo è già consentito in “area pedonale”, come recita il citato articolo 3 sub 2). Che senso ha, dunque questa doppia segnaletica? Viste le premesse, sembrerebbe nessuno, a significare che uno dei due segnali è superfluo. Solo a confondere le idee ai cittadini. L’ennesimo frutto delle menti contorte dei fulgidi scienziati comunali.
Sergio Fortini
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