NOTE — n. 130 del 28.12.2022
IL RESTO MANCIA
A Foligno, l’emergenza del momento, oltre al progetto della “Variante Sud”, è l’intitolazione da parte del Comune di Foligno, come da intenzioni già espresse nel maggio scorso, di un toponimo al folignate Angelo Mancia, attivista politico, classe 1953, ucciso a Roma nel 1980 dalla opposta fazione. Ad Angelo Mancia sarà intitolata una piazza nella frazione di Borroni. Contrarietà da parte del Partito Democratico di Foligno. Senza entrare nel merito della questione, su chi fosse o non fosse Angelo Mancia, va tuttavia rilevato ed evidenziato che, a Roma, Viale Angelo Mancia esiste fin dal 2011, quando amministrava la destra, con Gianni Alemanno sindaco. L’intitolazione ha resistito al ritorno del PD al governo della città, con Ignazio Marino, all’avvento dei cinque stelle, con Virginia Raggi, che pure cassò l’intitolazione di alcune vie a firmatari del “manifesto della razza” del 1938, e finora resiste al nuovo ritorno al Campidoglio del PD, con Robero Gualtieri. Insomma, a Roma, il PD non risulta interessato alla questione; a Foligno, invece, fa le barricate. Due pesi e due misure. Compagni, mettetevi d’accordo.
Sergio Fortini
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